PANCREAS-DIABETE-PANCREAS RICHIEDE ULTERIORI STUDI


PANCREAS-DIABETE-PANCREAS

COMPLESSITA’ CHE RICHIEDE STUDIO

E APPROFONDIMENTO

DOMANDA

Leggiamo che il diabete mellito t2 è una malattia cronica caratterizzata da un eccesso di zuccheri (glucosio) nel sangue, che dipende dalla scarsa produzione di insulina da parte del pancreas, oltre che dall’insulino-resistenza (le cellule dell'organismo diminuiscono la propria sensibilità all'azione dell'insulina). Mentre nello studio del pancreas leggiamo che le sue funzioni vengono compromesse da farmaci ed anche dallo stesso diabete.

Testa e coda che si uniscono o contraddizione?

RISPOSTA

Il diabete mellito di tipo 2 (DMT2) e il pancreas hanno una relazione complessa e bidirezionale. Da un lato, il DMT2 può causare danni al pancreas, riducendo la sua capacità di produrre insulina e enzimi digestivi. Dall’altro, il pancreas può influenzare lo sviluppo e il decorso del DMT2, sia per fattori genetici che ambientali.

Il DMT2 è una condizione in cui il corpo non riesce a utilizzare efficacemente l’insulina, un ormone che regola il livello di glucosio nel sangue. Questo può portare a iperglicemia (eccesso di zuccheri nel sangue), che può avere effetti negativi su vari organi e tessuti, tra cui il pancreas. L’iperglicemia può infatti causare stress ossidativo, infiammazione, fibrosi e apoptosi (morte cellulare programmata) delle cellule pancreatiche, sia quelle che producono insulina (cellule beta) che quelle che producono enzimi digestivi (cellule acinari). Questo può portare a una riduzione della funzione endocrina (ormonale) e esocrina (digestiva) del pancreas, con conseguenze come ipoinsulinemia (scarsa produzione di insulina), insufficienza pancreatica esocrina (IPE) e pancreatite (infiammazione del pancreas).


Il pancreas, tuttavia, non è solo una vittima del DMT2, ma anche un potenziale fattore di rischio o di protezione. Alcuni studi hanno infatti dimostrato che il grasso accumulato nel pancreas (pancreatic fat) può influenzare la funzione delle cellule beta e la secrezione di insulina, favorendo o prevenendo il DMT2. Inoltre, alcuni geni che regolano la crescita e la differenziazione delle cellule pancreatiche sono stati associati al rischio di sviluppare il DMT2. Infine, alcuni farmaci usati per il trattamento del DMT2, come le incretine, possono avere effetti benefici o dannosi sul pancreas, a seconda del dosaggio e della durata della terapia.

In conclusione, il DMT2 e il pancreas hanno una relazione reciproca, che può essere sia di causa che di effetto.

Non si tratta quindi di una contraddizione, 

ma di una complessità che richiede ulteriori studi e approfondimenti.



DOMANDA 

Questa relazione bidirezionale sembra assomigliare alla classica domanda 

"È nato prima l'uovo o la gallina?" 

Cosa fare per prevenire che il pancreas si ammali? 

Esisono esami per controllare il pancreas ed intervenire con la prevenzione?

RISPOSTA

Avete ragione, la relazione tra il diabete e il pancreas è molto complessa e non sempre chiara. 

Per prevenire che il pancreas si ammali, è importante seguire uno stile di vita sano, che comprenda:

►·         Evitare il fumo, che è uno dei principali fattori di rischio per il cancro al pancreas

►·Mantenere un peso equilibrato, evitando il sovrappeso e l’obesità, che possono favorire il diabete e la pancreatite.

►·Seguire una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura, cereali integrali e fibre, e povera di grassi saturi, zuccheri raffinati e alcol.

  ►·Fare attività fisica regolare, che aiuta a controllare il glucosio nel sangue e a prevenire il diabete.

Per controllare il pancreas, esistono diversi esami che possono essere utili, sia per valutare la sua funzione che per individuare eventuali anomalie. 

Tra questi, ci sono:

►· Esami del sangue, per misurare i livelli di enzimi pancreatici come l’amilasi e la lipasi, che possono aumentare in caso di pancreatite, o di altri marker tumorali.

►· Esame delle feci, per verificare la presenza di enzimi pancreatici nelle feci, che possono diminuire in caso di insufficienza pancreatica esocrina.

►· Ecografia addominale o endoscopica, per visualizzare il pancreas e gli organi vicini, e rilevare eventuali cisti, calcoli biliari o tumori.

►· Tomografia computerizzata (TC) o risonanza magnetica (RM), per ottenere immagini più dettagliate del pancreas e delle sue lesioni.

►· Test di stimolazione della secretina, per valutare la risposta del pancreas all’ormone secretina, che stimola la produzione di succhi digestivi.

Questi esami possono essere prescritti dal medico in base ai sintomi, alla storia clinica e ai fattori di rischio del paziente. Non esiste una frequenza standard per controllare il pancreas, ma è consigliabile sottoporsi a visite periodiche, soprattutto se si hanno dei fattori di rischio o dei parenti affetti da malattie pancreatiche.

La prevenzione e la diagnosi precoce delle malattie pancreatiche sono molto importanti, in quanto possono migliorare la qualità e la durata della vita dei pazienti.


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