ESAMI DA FARE
DIALOGO
Nel caso sia diagnosticato il diabete, quali sono le analisi e gli esami da fare per tenere sotto controllo la malattia?
Il diabete è una patologia che richiede un monitoraggio costante dei livelli di glucosio nel sangue e di altri parametri che possono essere alterati dalla malattia. Gli esami principali da fare per il diabete sono:
- Glicemia a digiuno: misura la quantità di glucosio nel sangue dopo almeno 8 ore di digiuno. Il valore normale è inferiore a 100 mg/dL, mentre un valore compreso tra 100 e 125 mg/dL indica una condizione di prediabete.
- Un valore superiore a 126 mg/dL in due occasioni diverse è indicativo di diabete.
- Emoglobina glicata (HbA1c): misura la percentuale di emoglobina (la proteina che trasporta l’ossigeno nei globuli rossi) che si lega al glucosio nel sangue. Riflette la media della glicemia degli ultimi 2-3 mesi. Il valore normale è inferiore al 5,7%, mentre un valore compreso tra 5,7% e 6,4% indica una condizione di prediabete. Un valore superiore al 6,5% in due occasioni diverse è indicativo di diabete.
- Test da carico orale di glucosio (OGTT): consiste nel misurare la glicemia a digiuno e poi due ore dopo aver assunto una bevanda contenente 75 g di glucosio. Il valore normale dopo due ore è inferiore a 140 mg/dL, mentre un valore compreso tra 140 e 199 mg/dL indica una condizione di prediabete. Un valore superiore a 200 mg/dL in due occasioni diverse è indicativo di diabete.
Questi esami sono utili sia per la diagnosi che per il controllo del diabete. Inoltre, per prevenire o gestire le possibili complicanze del diabete, sono consigliati anche i seguenti esami:
- Trigliceridi: misurano la quantità di grassi nel sangue. Il valore normale è inferiore a 150 mg/dL, mentre un valore superiore può indicare un aumentato rischio di malattie cardiovascolari.
- Colesterolio totale e frazionato: misurano la quantità di colesterolo nel sangue e la sua suddivisione in frazioni: HDL (colesterolo buono), LDL (colesterolo cattivo) e VLDL (colesterolo molto cattivo). Il valore normale del colesterolo totale è inferiore a 200 mg/dL, mentre il valore ottimale delle frazioni dipende dal grado di rischio cardiovascolare individuale.
- Pressione arteriosa: misura la forza con cui il sangue scorre nelle arterie. Il valore normale è inferiore a 120/80 mmHg, mentre un valore superiore può indicare un aumentato rischio di malattie cardiovascolari e renali.
- Albuminuria: misura la quantità di albumina (una proteina) nelle urine. Il valore normale è inferiore a 30 mg/24h, mentre un valore superiore può indicare una compromissione della funzionalità renale.
- Elettrocardiogramma (ECG): registra l’attività elettrica del cuore e rileva eventuali anomalie del ritmo o della conduzione cardiaca. Può evidenziare segni di ischemia (mancato apporto di sangue al cuore) o di infarto (morte di una parte del muscolo cardiaco).
Questi esami vanno ripetuti periodicamente, secondo le indicazioni del medico, per tenere sotto controllo la malattia e prevenire o trattare le sue complicanze. 😊
Ok! Ma quali sono gli organi del corpo che devono essere controllati
per evitare le complicanze?
Il diabete può causare danni a diversi organi del corpo, soprattutto se non controllato adeguatamente. Tra gli organi più a rischio ci sono:
- Occhi: il diabete può provocare la retinopatia diabetica, una malattia che colpisce i vasi sanguigni della retina e può portare alla cecità se non trattata tempestivamente.
- Reni: il diabete può provocare la nefropatia diabetica, una malattia che compromette la funzione renale e può portare all’insufficienza renale se non trattata adeguatamente.
- Cervello: il diabete può provocare l’encefalopatia diabetica, una malattia che altera le funzioni cognitive e può portare alla demenza se non trattata correttamente.
- Cuore: il diabete può provocare la cardiomiopatia diabetica e la malattia macrovascolare, due malattie che danneggiano il muscolo e i vasi cardiaci e possono portare all’infarto se non trattate opportunamente.
- Piedi: il diabete può provocare il piede diabetico, una malattia che causa la formazione di ulcere e infezioni ai piedi e può portare alla perdita di alcuni arti se non trattata adeguatamente.
Per prevenire o limitare queste complicanze, è importante monitorare periodicamente i livelli di glucosio nel sangue e seguire le indicazioni del medico per la terapia e lo stile di vita.
La maggioranza delle persone alle quali viene diagnosticato il diabete, ha una età vicina alla vecchiaia. Fra queste ci sono diversi gradi di cultura e non tutte sono in grado di seguire i consigli di ciò che dovrebbero fare, perché non aiutate da familiari più giovani. Quale dovrebbe essere il ruolo delle Istituzioni sociali e di quelle mediche, in primis dei MMG?
Il diabete è una malattia che richiede una gestione attiva e responsabile da parte delle persone che ne sono affette, ma anche un adeguato supporto da parte delle Istituzioni sociali e mediche. Il ruolo di queste ultime dovrebbe essere quello di:
- Promuovere la prevenzione e la diagnosi precoce del diabete, sensibilizzando la popolazione sui fattori di rischio e sui sintomi della malattia.
- Offrire una rete assistenziale integrata e multidisciplinare, che coinvolga il medico di medicina generale (MMG), lo specialista diabetologo, l’infermiere educatore, il podologo, lo psicologo e altri professionisti sanitari, in grado di fornire una cura personalizzata e continuativa al paziente diabetico.
- Favorire l’empowerment e l’educazione terapeutica del paziente diabetico e della sua famiglia, fornendo informazioni chiare e aggiornate sulla malattia, sulle terapie, sulle complicanze, sullo stile di vita e sui diritti dei pazienti.
- Sostenere il paziente diabetico nelle sue scelte terapeutiche e comportamentali, incoraggiandolo ad aderire al piano di cura, a monitorare i parametri clinici, a seguire una dieta equilibrata e a praticare attività fisica regolare.
- Stimolare la partecipazione e il coinvolgimento del paziente diabetico e delle sue reti sociali (familiari, amici, colleghi, vicini, associazioni di pazienti) nella gestione della malattia, favorendo la condivisione di esperienze, problemi e soluzioni.
Questi sono alcuni dei punti chiave che possono contribuire a migliorare la qualità di vita e la salute delle persone con diabete, soprattutto quelle anziane e con basso livello di cultura, che spesso incontrano maggiori difficoltà nel gestire la malattia. 😊